Presentazione

Il Progetto ARTESIA nasce nel 2008, su iniziativa di Mario Pagano e Margherita Spampinato, presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università degli Studi di Catania, in concorso con il Centro di studi filologici e linguistici siciliani. 

Sviluppa e pubblica risorse sul volgare siciliano, la cui documentazione è compresa in un arco cronologico che va dalla fine del XIII secolo alla prima metà del XVI, periodo in cui il siciliano è progressivamente sostituito dal toscano come lingua dell'amministrazione e della comunicazione pubblica.

ARTESIA mira a favorire la ricerca sul volgare siciliano secondo una prospettiva romanza, imposta, prima ancora che da scelte di metodo, da almeno due elementi: in generale, dall'appartenenza dell'oggetto della ricerca a un'area geografica, il Mediterraneo, crocevia di culture diverse; in particolare, dalla tradizione di buona parte dei testi, che, in quanto volgarizzamenti, hanno inevitabilmente instaurato relazioni con altre tradizioni testuali, in special modo latina, toscana, catalana.

Gli elementi costitutivi di ARTESIA sono: il Corpus ARTESIA, il Vocabolario del Siciliano Medievale (VSM), i Quaderni di ARTESIA.

Il Corpus ARTESIA, allocato presso l'Opera del Vocabolario Italiano (OVI), aggiornato annualmente e liberamente interrogabile all'indirizzo artesia.ovi.cnr.it, rende accessibile all'interrogazione, oltre a un'ampia selezione di documenti, un insieme, filologicamente attendibile, di testi letterari e paraletterari in volgare siciliano.

Il Vocabolario del Siciliano Medievale (VSM), sul modello del Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (TLIO), è un vocabolario in formato elettronico le cui voci sono redatte di prima mano sulla base della documentazione presente nel Corpus ARTESIA.

I Quaderni di ARTESIA sono un agile supporto editoriale concepito in funzione delle ricerche condotte per il periodico aggiornamento del Corpus ARTESIA, per la redazione del VSM e, in generale, per lo studio del volgare siciliano.