Il Corpus ARTESIA

Il Corpus ARTESIA è una banca dati rappresentativa della produzione testuale in volgare siciliano. Fanno parte del corpus testi di diverse tipologie, appartenenti a un arco cronologico compreso tra la fine del XIII secolo – periodo a cui risale il primo testo in volgare siciliano – e la prima metà del XVI, periodo in cui il siciliano è progressivamente sostituito dal toscano come lingua dell’amministrazione e della comunicazione pubblica. Nel Corpus sono indicizzati, tra gli altri, tutti i testi editi nella "Collezione di testi siciliani dei secoli XIV e XV" del Centro di studi filologici e linguistici siciliani (http://www.csfls.it), e anche inediti, accessibili per il momento solo in edizioni elettroniche espressamente approntate per ARTESIA, frutto dell'attività di ricerca svolta nell'Università di Catania. 
Per garantire l’attendibilità del Corpus e incrementarne anche la servibilità linguistica, in alcuni casi si è intervenuti sulla punteggiatura, sulla paragrafematica, sulla segmentazione delle parole dei testi indicizzati, dandone sempre conto nel campo “note” della relativa scheda bibliografica; qualche intervento sulle lezioni è segnalato, nei risultati dell’interrogazione, dal simbolo «A» che precede il titolo del testo. 
Il Corpus è implementato in GATTO (Gestione degli Archivi Testuali del Tesoro delle Origini), programma elaborato da Domenico Iorio Fili per il Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (TLIO). La preparazione dei testi e la loro codifica per l'interrogazione con il software GATTO è curata da Tecla Chiarenza.
Ritenuto sufficientemente significativo, il Corpus rappresenta la base documentaria del Vocabolario del Siciliano Medievale (VSM).

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